Ginkgo biloba
NOMI
NOME COMUNE: Gingko
NOME SCIENTIFICO: Ginkgo biloba L.
FAMIGLIA: Ginkgoaceae
NOMI POPOLARI: Gingko, Ginko.
NOMI STRANIERI:
- (Eng) Ginkgo
- (Fra) Ginkgo
- (Ger) Ginkgo
- (Spa) Ginkgo
DESCRIZIONE E STORIA
DESCRIZIONE BOTANICA
- Portamento: pianta che può raggiungere un’altezza di 30-40 metri, con tronco dritto e chioma molto espansa a forma piramidale.
- Foglie: di colore verde chiaro e dalla tipica forma a ventaglio, leggermente bilobata. In autunno assumono un colore giallo intenso, molto caratteristico e decorativo.
- Fiori: si tratta di una gimnosperma quindi gli organi riproduttivi non sono portati su dei fiori come li intendiamo comunemente, ma su delle strutture poco visibili. Si tratta di una pianta dioica, quindi le strutture riproduttive maschili e femminili si trovano in alberi diversi.
ETIMOLOGIA DEL NOME/STORIA E TRADIZIONI: il nome del genere Ginkgo deriva dal cinese Yin-kyo e significa “albicocca d’argento” perché i semi a maturazione hanno un rivestimento carnoso molto simile a questo frutto. Il nome della specie biloba si riferisce invece bilobata delle sue foglie. Darwin definì questo albero “fossile vivente” e tutt’ora è considerato tale in quanto le sue origini risalgono a 250 milioni di anni fa, nell’era del Paleozoico. E’ la sola specie vivente della famiglia Ginkgoaceae e senza dubbio la pianta a semi vivente più antica. In Cina e in Giappone è considerata da sempre una pianta sacra e per questo si trova molto spesso nei pressi dei templi. In Italia, il primo esemplare di Ginko biloba fu importato nel 1750 e si trova oggi nell’Orto Botanico di Padova.
NOTE: gli esemplari femminili producono semi avvolti da un involucro carnoso, che giunto a maturazione emana un odore molto sgradevole. Proprio per questo a scopo ornamentale si consiglia di preferire gli esemplari maschili.
DOVE SI TROVA
HABITAT: pianta originaria dalla Cina ed introdotta poi in tutto il mondo, dove oggi viene coltivata per raccogliere le sue foglie a scopo salutistico o utilizzata come pianta ornamentale in giardini, parchi e viali. Ha una notevole resistenza sia agli agenti inquinanti, sia agli agenti atmosferici.
TEMPO E MODALITA’ DI RACCOLTA O COLTIVAZIONE: le foglie si raccolgono in autunno.
UTILIZZO
Ecco a cosa serve e come usare il Ginkgo dal punto di vista cosmetico / erboristico.
PARTE UTILIZZATA: foglie
COME SI USA IN COSMETICA: il ginkgo svolge sulla pelle proprietà lenitive e nutrienti, per questo viene utilizzato in preparazioni cosmetiche per pelli secche, disidratate, devitalizzate ed arrossate.
COME SI USA IN CUCINA: nella cucina asiatica i semi del gingko, conosciuti come Pa-Kewo, Pakgor o Ginnan, fanno parte della tradizione culinaria. Vengono mangiati cotti, come contorno od aggiunti a molti piatti.
PROPRIETA' E BENEFICI
PRINCIPALI COMPONENTI
- Flavonoidi
- Diterpeni: ginkgolidi
- Lattoni sesquiterpenici: bilobalide
- Procianidine
- Acidi ginkgolici
PROPRIETA’ SALUTISTICHE PRINCIPALI
Le principali proprietà benefiche del Ginkgo biloba sono:
- Antiossidante
- Favorisce l’afflusso di sangue al cervello
- Favorisce la memoria e le funzioni cognitive
- Stimolante della circolazione venosa ed arteriosa
- Protettiva cardio-vascolare
- Favorisce il benessere della vista
- Antiaggregante piastrinica, fluidificante del sangue
FORME IN CUI SI UTILIZZA
Ecco alcuni utilizzi, quando usarlo e la posologia.
Estratto secco tit. in terpeni 5-7% e flavonoidi 22-27%: 120-240 mg al giorno divisi in 2 assunzioni, lontano dai pasti.
Tintura Madre (Soluzione Idroalcolica): 60 gocce, 2 volte al giorno preferibilmente lontano dai pasti, sciolte in po’ d’acqua.
RIMEDIO NATURALE PER:
A cosa serve? Utile come rimedio naturale per:
- Fragilità capillare
- Disturbi della circolazione venosa e linfatica degli arti inferiori: gambe gonfie e pesanti, crampi, emorroidi
- Turbe della memoria, vertigini, emicranie, cefalee
- Ronzii auricolari
- Disturbi oculari
- Demenza senile
- Prevenzione di disturbi cardio-circolatori, soprattutto nei soggetti a rischio
CONTROINDICAZIONI: se utilizzato ai dosaggi consigliati gli effetti collaterali sono rari e consistono in disturbi digestivi ed emicranie. Non va assunto insieme a farmaci con azione anticoagulante ed antiaggregante piastrinica (aspirina, warfarin, etc) o piante che influenzano la coagulazione del sangue (aglio, salice, ginseng) in quanto gli effetti si possono potenziare con il rischio di emorragie. Si consiglia di non farne uso prima di un intervento chirurgico. Controindicato in gravidanza e durante l’allattamento.
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